Funghi Porcini

Nell’antichità si credeva che cuocere i funghi insieme a piccioli di pera, mollica di pane, aglio e aceto, proteggesse dagli effetti venefici del fungo stesso. Queste credenze erano del tutto infondate, naturalmente, ma testimoniano dell’ostinazione appassionata che nei secoli ha spinto a consumare funghi, nonostante i pericoli ben noti.

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Descrizione

Il fungo è un vegetale del tutto peculiare: appartiene alla famiglia delle Eumicetofite.
Il Porcino appartiene alla famiglia delle Boletacee, che presentano piccolissimi tubicini nella parte inferiore della cappella che la fanno apparire come una spugna e il cui cappello si stacca facilmente dal gambo.

Il consumo dei funghi è accreditato fin dall’antichità, con le tragiche conseguenze di cui si può immaginare, dal momento che, se ogni specie conserva un livello seppur minimo di tossicità, moltissime specie sono addirittura letali.

Il porcino cresce spontaneo in molte zone d’Italia e all’estero: quello che cresce nei boschi di castagno ha un caratteristico colore bruno rossastro, quello che cresce nei boschi di faggio e abete è più chiaro. Prelibato il porcino di quercia, seppur quasi estinto, come le querce stesse.

Di solito più è raccolto a bassa latitudine, più è buono. O almeno così dicono i buongustai.

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